Papa Leone XIV chiede la costruzione di un "mondo più umano"

Papa Leone XIV ha invitato questo sabato alla costruzione di un mondo “più umano” e giusto, durante il Giubileo dei Giovani, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone provenienti da vari Paesi.
«Riflettete sul vostro stile di vita e cercate la giustizia per costruire un mondo più umano, servire i poveri e testimoniare così il bene che vorremmo sempre ricevere dai nostri simili», ha dichiarato il pontefice.
Il Papa si è recato sulla spianata di Tor Vergata, alla periferia di Roma, per presiedere una veglia di preghiera con migliaia di giovani provenienti da 146 Paesi per partecipare al Giubileo dei Giovani.
Leone XIV arrivò in elicottero e poi visitò l'intero sito a bordo del mezzo papale, salutando e benedicendo con emozione i giovani che lo attendevano, alcuni dei quali arrivarono persino a correre accanto al seguito pontificio.
Poi prese la croce del Giubileo e guidò una processione di decine di giovani a piedi verso il palco, dove presiedette l'evento.
Il Papa ha dedicato questo momento a rispondere a tre domande poste da tre giovani: in inglese, la sua lingua madre; in spagnolo, la lingua di adozione maturata nei suoi lunghi anni di missione ed episcopato in Perù, e in italiano.
Nella prima domanda, la giovane messicana Dulce María ha chiesto come si possa costruire un'amicizia sincera o un amore genuino in un'epoca segnata dalla tecnologia e dai social media.
Questi ultimi strumenti, sosteneva Leone XIV, citando gli insegnamenti di Papa Francesco, sono “una straordinaria opportunità di dialogo”, ma avvertiva che “diventano ambigui quando sono dominati dalla logica commerciale”.
Nel corso dell'evento, il pontefice ha ricordato i giovani che non hanno potuto partecipare a questo grande Giubileo perché sono morti prima del suo inizio.
Dal palco, ha menzionato i nomi della ventenne spagnola María Cobo e della diciottenne egiziana Pascale Rafic. Secondo l'agenzia di stampa spagnola Efe, Cobo è morta il 30 luglio, prima di arrivare a Roma, mentre Rafic ha avuto un infarto il giorno prima.
«Lo dico questo pomeriggio pensando a due ragazze, María, 20 anni, spagnola, e Pascale, 18 anni, egiziana, che avevano deciso di venire entrambe a Roma per il Giubileo dei Giovani e la morte le ha accolte in questi giorni», ha detto il Papa, rattristato, davanti a una folla che è esplosa in un applauso.
Leone XIV chiese anche che si pregasse per un altro ragazzo spagnolo, Ignacio González, che dovette essere ricoverato nell'ospedale romano Bambino Gesù.
La giornata a Tor Vergata, nella stessa cornice della storica Giornata Mondiale della Gioventù di Giovanni Paolo II del 2000, è stata allietata dagli spettacoli, dalle danze dello spagnolo Sergio Bernal e dalle voci del gruppo Hakuna.
observador